Il genere Phaseolus annovera quattro specie coltivate per l'alimentazione e numerose altre presenti solo in natura.
Tra quelle coltivate la più comune è Phaseolus vulgaris, che presenta una grandissima variabilità per quanto riguarda la lunghezza delle piante (nane o rampicanti), l'edibilità o meno del baccello immaturo (fagiolini e fagioli da sgranare), grandezza e colorazione dei semi, sensibilità al fotoperiodo.
Proprio per quanto riguarda il comportamento con diversi fotoperiodi voglio raccontarvi l'esperienza che ho avuto con i fagioli 'Ñuña' peruviani, quelli che si possono far scoppiare come il pop corn.
Ottenuteni pochissimi semi in Perù, li seminai nel mio orto, crebbero bene per tutta l'estate ma senza fiorire. Solo con l'accorciarsi del dì e l'allungarsi della notte iniziarono a fiorire, in ottobre, ed i baccelli arrivarono ad essere quasi maturi a novembre, quando però era ormai troppo freddo per completare la maturazione. Quindi li persi definitivamente. Hanno infatti bisogno di un clima tropicale, sempre caldo e senza le lunghe giornate estive delle nostre latitudini.
Le varietà di Phaseolus vulgaris sono migliaia, di cui molte quasi sconosciute e di coltivazione prettamente localizzata. Anche in Italia ogni paesino agricolo ha le proprie varietà tradizionali che sono sempre più a rischio di estinzione, incalzate e sostituite dalle poche varietà "industriali".
Eppure i fagioli comuni sono facili da mantenere in purezza e possono essere riseminati di anno in anno senza rischiare incroci indesiderati, che sono rarissimi ed eventualmente limitati a poche piante. Infatti Phaseolus vulgaris è una specie autogama: l'impollinazione avviene tra le antere e lo stigma di ogni singolo fiore già prima che esso si apra. Quando si apre non è più fecondabile, salvo rari casi. Questo significa che basta tenere da parte qualche fagiolo per riseminarlo l'anno successivo senza rischiare di perdere la purezza varietale. Non serve nessun accorgimento.
Un'altra specie abbastanza comune è Phaseolus coccineus, il cosiddetto fagiolo di Spagna, anch'esso relativamente variabile: alcune varietà hanno baccelli commestibili quando immaturi, altre sono da sgranare ed hanno semi piuttosto grandi, anche oltre i 2,5 cm, di colorazione varia. Si caratterizza per i fiori rossi e per essere adatta a climi dalle estati fresche. Le temperature mediterranee portano alla produzione di tante foglie e di pochi baccelli.
L'impollinazione è quasi sempre incrociata e per tenerne due varietà in purezza bisogna distanziarle di circa 500 m, ma la frapposizione tra esse di ostacoli come edifici o siepi alte può ridurre la distanza necessaria a solo 10-20 m con il mantenimento di un buon grado di purezza.
La terza specie che vado a presentarvi è Phaseolus lunatus, più raro, conosciuto come fagiolo di Lima.
Questa specie si suddivide in tre gruppi di varietà:
Big Lima: a semi grandi e molto piatti (lunghi circa 2 cm o più), derivate dalla forma selvatica a seme grande presente sulla costa di Ecuador e Perù settentrionale e che sono state domesticate solo in Perù.
Sieva: a semi piccoli e piatti (lunghi circa 1,5 cm), ottenuti dalla domesticazione, in America Centrale, della forma selvatica a seme piccolo presente sul versante orientale delle Ande ed a nord fino al Messico.
Potato: a semi ancor più piccoli ma quasi sferici, non piatti, lunghi circa 9 mm. Anche queste varietà derivano dalla domesticazione della forma selvatica a seme piccolo in America Centrale.
Anche queste varietà variano moltissimo nella colorazione che può presentare fino a tre colori congiunti sullo stesso seme. Solitamente ogni baccello porta 3 semi, ma in alcune varietà si può arrivare a 5.
I baccelli sono deiscenti ed a maturità si aprono lasciando cadere i semi. Per raccoglierli bisogna quindi prestare attenzione a non arrivare troppo tardi.
Questa specie non si incrocia spessissimo ma solo nel 30% dei casi, che è comunque troppo. Anche in questo caso sarà quindi necessario ricorrere alle stesse tecniche di distanziamento citate per Phaseolus coccineus.
L'ultima specie coltivata che vi presento è Phaseolus acutifolius, conosciuto come fagiolo tepary. Originario del Messico occidentale e degli Stati Uniti sud-occidentali è molto resistente alla siccità ed al calore. Coltivata dai nativi americani già 5000 anni fa la sua produzione è oggi quasi abbandonata e rappresenta un prodotto di nicchia. I semi sono lunghi circa 8 mm e larghi circa 5 mm. Può essere rampicante o nano ed è sensibile, ma non troppo, al fotoperiodo. Non ama infatti le giornate lunghissime per cui conviene seminarlo a luglio per avere la fioritura ad agosto e raccogliere i baccelli poche settimane dopo. I baccelli sono deiscenti.
La produzione di semi in purezza, come in Phaseolus vulgaris, non è difficile. Anche questa specie è infatti autogama e molto difficilmente le piante si incrociano tra di loro anche se vicinissime.
Prima di mostrarvi qualche foto più in basso, cito, per completezza, tutte le specie non coltivate, chiedendomi se tra di esse ne esiste qualcuna di domesticabile (c'è ancora molto da scoprire!):
Phaseolus acherensis, Phaseolus acinaciformis, Phaseolus albescens, Phaseolus albiflorus, Phaseolus albinervis, Phaseolus albiviolaceus, Phaseolus altimontanus, Phaseolus amabilis, Phaseolus amblyosepalus, Phaseolus angucianae, Phaseolus anguinus, Phaseolus angustatus, Phaseolus angustifolius, Phaseolus angustissimus, Phaseolus anisophyllus, Phaseolus asellus, Phaseolus atomifer, Phaseolus augusti, Phaseolus campanulatus, Phaseolus campestris, Phaseolus carterae, Phaseolus chiapasanus, Phaseolus costaricensis, Phaseolus cuneatus, Phaseolus dasycarpus, Phaseolus debouckii, Phaseolus depauperatus, Phaseolus discolor, Phaseolus dolichoides, Phaseolus esperanzae, Phaseolus esquincensis, Phaseolus filiformis, Phaseolus fraternus, Phaseolus glabellus, Phaseolus gladiolatus, Phaseolus hintonii, Phaseolus hygrophylus, Phaseolus hysterinus, Phaseolus inaequifolius, Phaseolus jaliscanus, Phaseolus juquilensis, Phaseolus leptophyllus, Phaseolus leptostachyus, Phaseolus lignosus, Phaseolus longiplacentifer, Phaseolus looseri, Phaseolus macrocarpus, Phaseolus macrolepis, Phaseolus maculatifolius, Phaseolus maculatus, Phaseolus macvaughii, Phaseolus magnilobatus, Phaseolus marechalii, Phaseolus marmoreus, Phaseolus massaiensis, Phaseolus micranthus, Phaseolus microcarpus, Phaseolus mollis, Phaseolus neglectus, Phaseolus nelsonii, Phaseolus nodosus, Phaseolus novoleonensis, Phaseolus oaxacanus, Phaseolus oligospermus, Phaseolus ovatifolius, Phaseolus pachycarpus, Phaseolus pachyrrhizoides, Phaseolus pallar, Phaseolus parvifolius, Phaseolus parvulus, Phaseolus pauciflorus, Phaseolus pedicellatus, Phaseolus perplexus, Phaseolus persistentus, Phaseolus plagiocylix, Phaseolus polymorphus, Phaseolus polystachios, Phaseolus pulchellus, Phaseolus pyramidalis, Phaseolus reptans, Phaseolus reticulatus, Phaseolus retusus, Phaseolus rimbachii, Phaseolus rosei, Phaseolus rotundatus, Phaseolus salicifolius, Phaseolus scabrellus, Phaseolus sclaraeoides, Phaseolus scolecocarpus, Phaseolus scrobiculatifolius, Phaseolus sinuatus, Phaseolus sonorensis, Phaseolus talamancensis, Phaseolus tenellus, Phaseolus teulensis, Phaseolus texensis, Phaseolus trifidus, Phaseolus tuerckheimii, Phaseolus venosus, Phaseolus viridis, Phaseolus vulcanicus, Phaseolus xanthotrichus, Phaseolus xolocotzii.
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